In occasione della festa patronale di Ercolano, parallelamente ai
festeggiamenti civili, si svolgono nella Basilica i riti religiosi del
Novenario di preparazione.
Qualcuno vorrebbe far risalire la Novena in onore della Madonna di
Pugliano a S. Alfonso (metà del 1700), che venne spesso a Resina per le
sue Missioni evangelizzatrici.
A quell'epoca, date le condizioni sociali dei nostri antenati, che
erano tutti agricoltori o piccoli artigiani, la novena si teneva nelle
prime ore del giorno, verso le tre del mattino.
Questa bella usanza si tenne, sempre secondo certe fonti, dal 1742 al
1914, anno dello scoppio della prima guerra mondiale.
Da allora la novena si tenne solo nelle ore serali (recita del S.
Rosario e della coroncina - litanie in canto - predica - benedizione
eucaristica).
Ma certe tradizioni sono dure a morire! Nel 1938, per iniziativa del
Sig. Antonio Cozzolino, detto il « tappezziere », fu deciso di
effettuare un pellegrinaggio mattutino, durante i giorni del novenario,
dagli scavi di Ercolano fino al Santuario di Pugliano.
Il pellegrinaggio si svolge ormai ininterrottamente dal 6 agosto 1938.
Nel febbraio del '59 il Cozzolino indirizzò all'Arcivescovo di Napoli,
Card. Alfonso Castaldo, una richiesta di indulgenza per rendere più
fruttuoso il pellegrinaggio.
Il Card. Castaldo si benignò di rispondere cosi: «Si concedono 300
giorni di indulgenza a coloro che visiteranno il Santuario della SS.
Vergine di Pugliano nei giorni del novenario dell'Assunta (6-14 agosto)
in forma ecclesiale consueta. Napoli 2 luglio 1959».
Nel 1962 nella ricorrenza del 25ennio dell'istituzione del
pellegrinaggio fu chiesto al Santo Padre Giovanni XXIII la concessione
dell'Indulgenza Plenaria per l'occasione.
Il Papa buono aderì alla richiesta e benignamente concesse a quanti
avrebbero visitato il Santuario nei vari giorni della Novena e per una
sola volta nella giornata, l'Indulgenza Plenaria alle solite
condizioni.
La data del rescritto pontificio fu il 23 luglio 1962.
Ancora oggi questa pia pratica è molto sentita. Notevole è infatti
l'affluenza di popolo.
Essa si svolge partendo la mattina presto (ore 5,30) dall'emiciclo
degli scavi di Ercolano, per dirigersi, recitando il rosario e cantando
inni mariani, verso il Santuario.
Dal 1938, dunque, i due momenti religiosi, quello mattutino e quello
vespertino, convivono nello stesso novenario in onore della Vergine di
Pugliano.