Comitato della Memoria Ercolanese                   

È con piacere che mi accingo a manifestare in queste poche righe il compiacimento per la riuscita manifestazione tenutasi venerdì 3 febbraio 2006, presso la chiesa di S. Maria della Consolazione - più nota come S. Agostino - con relativo scoprimento di una lapide commemorativa al dirimpettaio civico n° 4, promossa dal "Comitato della Memoria Ercolanese " per ricordare la nobile figura di Monsignor Giuseppe Matrone. Tale evento per rinverdire il ricordo, nei cittadini ed estimatori, di un figlio di Ercolano, divenuto un punto di riferimento sia sotto l'aspetto religioso-pastorale che socio-culturale ed umano.

Monsignor Matrone si dedicò, in umiltà, profondendo le sue innate e preziose doti di presbitero, catechista, oratore, a plasmare le coscienze giovanili e non. Non va tralasciato l'ambito accademico, dottrinale e di docente nella formazione degli aspiranti sacerdoti sia del locale seminario napoletano che della Facoltà teologica, facendo emergere la sua preparazione fondata sullo studio approfondito dei classici latino-cristiani, come a suo tempo testimoniò il giovane parroco e Suo successore nella conduzione della Pontificia Basilica di S. Maria a Pugliano, don Franco Imperato, ed anche padre Vincenzo Perna e tanti altri. La figura di don Peppino o Monsignore, come bonariamente veniva chiamato dalle persone a Lui vicine, si evidenziava per il suo rapporto umano ed ecclesiale, che ha lasciato una fulgida impronta nell'animo di tutti quelli che lo contattavano, oltre che per la Sua simpatia. La sua brillante "vis oratoria" riusciva a stimolare e vivificare quei sentimenti di fede sopiti, spesso, dalla quotidianità o da altri indirizzi dottrinali. Don Ciro Boiano nella Sua omelia faceva notare una curiosità rappresentata dall'impegno pastorale che Lui, nativo di Pugliano, ha espletato quale parroco nella platea di S. Agostino, mentre monsignor Matrone, nato nella Comunità di S. Agostino, ha dedicato la sua attività presbiterale presso la Basilica di Pugliano.

Moltissime le presenze di confratelli alla concelebrazione officiata da don Ciro Boiano, Parroco di Sant'Agostino, dal Decano don Clemente Donnarumma, dal giovanissimo don Giorgio Cozzolino, dall'attuale parroco di S. Caterina don Giuseppe, già Vice a S. Maria a Pugliano, da padre Della Corte e da don Antonio Tredicini. Numerosa la presenza di Diaconi, Accoliti e Ministranti.

Un plauso al giovanissimo cerimoniere (Davide Pacifico) ed al gruppo della "Schola Cantorum " armonicamente intonata ed egregiamente diretta da una giovane coordinatrice (Angela Infante) dalla dolce e suadente voce.

Immensa e sentita la presenza di fedeli ed estimatori partecipanti al rito "ad memoriam". Moltissime le presenze del vecchio O.F.C.A.M. e di rappresentanti di sodalizi cittadini. Spiccava la presenza del primo cittadino, On. Nino Daniele, del giornalista Giuseppe Imperato - presidente onorario del Comitato della Memoria -, del Segretario del Consiglio Pastorale decanale prof. Mimmo Iacomino, del Cavaliere Enzo Sannino, delle Suore dell'Addolorata nella persona della Superiora e consorelle di Via Trentola e Corso Resina e infine dell'onnipresente Mario Imperato nel suo ruolo istituzionale di dirigente del cerimoniale comunale. Un grazie ed un plauso doveroso agli Agenti di Polizia municipale, al portalabaro ed alla numerosissima presenza del personale della Protezione civile.

Mi corre l'obbligo di far conoscere una richiesta fattami da più persone, circa la traslazione delle Spoglie mortali di monsignor Matrone nella Basilica di Pugliano. Non sapendo dare una risposta pertinente, ho invitato i miei interlocutori a rivolgersi ai rispettivi parroci o al decano di essi, don Clemente Donnarumma, o al Vicario episcopale pro tempore don Antonio Di Donna.

Nel rinnovare i sensi della mia commozione e gratitudine verso i Componenti il "Comitato" coordinato da Antonio Tranzillo, che hanno voluto, io non ercolanese, darmi questa incombenza non semplice, mi auguro che detto Comitato non esaurisca la sua operatività con l'evento sopradescritto. Certamente la "Memoria" recente o passata nella più ampia articolazione civile, sociale, storico-artistica, scientifica, familiare e culturale con le sue molteplici interazioni, può svolgere un importante ruolo formativo per i giovani, ma anche rinverdire i ricordi negli adulti, rappresentando un momento altamente pregnante per la collettività.

Mario Monica  Presidente del Comitato della Memoria Ercolanese

Pagina successiva   Prima Pagina